Sindrome da rientro: cause, sintomi e rimedi per un rientro sereno
- Simona Seu
- 29 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Cos’è la sindrome da rientro e perché ci riguarda tutti

Dopo le vacanze estive, quando la sveglia ricomincia a suonare presto e le agende si riempiono, molte persone provano malinconia, stanchezza o fatica a concentrarsi. Questo stato d’animo ha un nome: sindrome da rientro. Non è una malattia, ma un normale periodo di adattamento al ritorno alla routine. Alcuni la chiamano anche post-vacation blues.
In Italia, secondo diversi sondaggi, quasi una persona su tre racconta di provare ansia o irritabilità quando torna al lavoro o a scuola. È qualcosa di molto più comune di quanto immaginiamo.
I sintomi più frequenti
La sindrome da rientro può farsi sentire in tanti modi diversi, tra cui:
difficoltà ad addormentarsi o insonnia;
calo di energia e motivazione;
nervosismo o irritabilità;
malinconia e nostalgia delle vacanze;
mal di testa o disturbi fisici leggeri legati alla tensione.
La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, questi segnali spariscono da soli in pochi giorni, mano a mano che ci si riabitua ai ritmi quotidiani.
Perché accade?
Durante le ferie rallentiamo: dormiamo di più, mangiamo con calma, ci dedichiamo ad attività che ci piacciono. Tornare di colpo a un’agenda fitta di impegni può sembrare uno shock. Il nostro corpo e la nostra mente hanno semplicemente bisogno di tempo per “riposizionarsi” nella vita di tutti i giorni.
Come affrontare lo stress da rientro
Ecco alcuni consigli pratici che possono fare la differenza:
Riparti piano: se puoi, concediti un paio di giorni di transizione tra il rientro e la ripresa del lavoro.
Cura il sonno: vai a letto un po’ prima, limita gli schermi la sera.
Porta la vacanza con te: continua, anche solo per mezz’ora al giorno, un’attività che ti rilassava in ferie (lettura, passeggiata, sport).
Organizza le priorità: evita liste infinite di obiettivi e parti dalle cose davvero importanti.
Respira e fai pause brevi: una camminata, qualche respiro profondo o una chiacchierata leggera aiutano a ricaricare.
Se però la malinconia o l’ansia diventano troppo pesanti e persistono per settimane, può essere utile parlarne con uno specialista.
Quando può servire un aiuto in più

La sindrome da rientro, se trascurata, può amplificare altre difficoltà emotive o legate allo stress. In questi casi, un percorso psicologico può offrire strumenti concreti per ritrovare equilibrio e serenità, aiutandoti a gestire meglio non solo il rientro, ma anche i cambiamenti della vita quotidiana.
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