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Dipendenza affettiva: segnali, cause e come uscirne con l’aiuto della psicoterapia

  • Immagine del redattore: Marco Devastato
    Marco Devastato
  • 21 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Amare davvero significa accogliere l’altro nella sua autenticità, senza idealizzarlo e senza pretendere che corrisponda a un’immagine perfetta che abbiamo costruito dentro di noi. Nella dipendenza affettiva, invece, il partner diventa il centro assoluto del proprio valore personale. Chi ne soffre spesso non si sente “all’altezza” e non riesce a concepire l’idea di poter essere amato così com’è. Da qui nasce un bisogno costante di conferme, che trasforma l’amore in dipendenza.


Amare troppo significa, infatti, spostare sull’altro la responsabilità di farci sentire amati. Questo porta a vivere in uno stato continuo di insicurezza, in cui la serenità dipende dalle risposte e dai comportamenti del partner. Si crea così uno squilibrio che compromette il benessere individuale e mina la stabilità della relazione.


I segnali della dipendenza affettiva

dipendenza affettiva

I segnali che indicano una dipendenza affettiva non sempre sono immediatamente riconoscibili, ma col tempo diventano evidenti. Tra i più comuni possiamo trovare:

  • un senso costante di insicurezza e paura dell’abbandono;

  • il bisogno continuo di ricevere attenzioni e conferme;

  • la difficoltà a dire “no” e a stabilire confini chiari;

  • la tendenza a mettere i bisogni dell’altro sempre al primo posto, sacrificando se stessi;

  • la sensazione che, senza la relazione, la propria vita perda di significato.

Questi comportamenti non fanno che alimentare un circolo vizioso. Da un lato chi dipende affettivamente si sente fragile e incompleto, dall’altro il partner si percepisce eccessivamente pressato e può reagire in modo difensivo o pretenzioso. La relazione diventa così un terreno di tensione continua, in cui nessuno dei due si sente davvero libero di amare ed essere amato.


Perché si sviluppa la dipendenza affettiva


Le cause della dipendenza affettiva sono molteplici e spesso hanno radici profonde nella storia personale. Una bassa autostima, vissuti di abbandono o rifiuto, esperienze di infanzia segnate da mancanza di attenzioni o da modelli relazionali disfunzionali possono costituire il terreno su cui questo meccanismo prende forma.


Chi soffre di dipendenza affettiva tende a cercare nell’altro quella sicurezza che non riesce a trovare dentro di sé. Questo porta a compiacere il partner, a sacrificarsi costantemente e a mantenere la relazione a qualunque costo, anche quando diventa fonte di dolore.


Come riconoscere e affrontare la dipendenza affettiva


Il primo passo per affrontare la dipendenza affettiva è riconoscerne l’esistenza. Ammettere di vivere una situazione di squilibrio è fondamentale, anche se non sempre facile. Spesso chi ne soffre prova vergogna o teme di non essere compreso, ma prendere coscienza del disagio rappresenta già una forma di liberazione.


È importante comprendere che un sentimento profondo può destabilizzare, ma non deve annientare. L’amore dovrebbe nutrire e arricchire, non togliere respiro né annullare la propria identità. Per questo motivo è necessario imparare a vivere anche la distanza e le differenze, ricordando che due persone che si amano restano comunque due individualità distinte.


Il ruolo della psicoterapia

terapia di coppia

Uscire dalla dipendenza affettiva è possibile, ma richiede un percorso consapevole e, spesso, l’aiuto di un professionista. La psicoterapia offre strumenti preziosi per ricostruire il senso di sé, rafforzare l’autostima e imparare a stabilire confini sani nelle relazioni.


Il lavoro terapeutico può essere svolto sia a livello individuale, per ritrovare la propria autonomia emotiva, sia all’interno della coppia, se entrambi i partner riconoscono la difficoltà e desiderano superarla insieme. Attraverso questo percorso, la persona impara a non delegare all’altro il compito di farla sentire amata, ma a riconoscere dentro di sé le proprie risorse.


Verso relazioni più sane e autentiche


dipendenza affettiva

La narrazione romantica ci porta a immaginare l’amore come fusione totale, ma nella realtà una relazione sana non può fondarsi sulla cancellazione delle individualità. L’amore è un incontro, non una fusione. Accettare l’altro, mantenendo allo stesso tempo la propria integrità, è la condizione necessaria per costruire un legame equilibrato e duraturo.


Una relazione affettiva matura non deve essere costantemente romantica, ma deve permettere a entrambi i partner di sentirsi appagati, rispettati e liberi. Ritrovare se stessi all’interno della coppia non significa amare di meno, ma amare in modo più autentico, sano e stabile.


Vuoi affrontare la dipendenza affettiva con un supporto professionale?


Se ti ritrovi in queste dinamiche e senti che la tua relazione di coppia sta diventando fonte di sofferenza, la psicoterapia può aiutarti a ritrovare equilibrio e benessere. Presso Renaissance Clinic troverai un team di psicoterapeuti specializzati in percorsi individuali e di coppia, pensati per sostenerti nel ricostruire autostima, fiducia e armonia nella relazione.

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